Nell’ambito del progetto internazionale PITCH (Modello per strategie di integrazione sensibili al genere basate su approcci personalizzati, partecipativi, locali e multi-stakeholder, n. 101038534), l’Istituto di studi sociali del Centro di Ricerche Scientifiche di Capodistria (ZRS Koper), in collaborazione con la Città Comune di Capodistria, ha organizzato una formazione in quattro parti per i professionisti che si occupano di integrazione dei migranti nel contesto locale.
La formazione si è svolta presso il Centro Rotunda di Capodistria, dove si sono tenuti incontri tematici ogni mercoledì mattina nei mesi di settembre e ottobre, con l’obiettivo di collegare i soggetti locali, favorire la condivisione di buone pratiche e diffondere i risultati del progetto.
I quattro moduli di incontri hanno approfondito diversi aspetti dell’integrazione dei migranti:
– Modulo 1: Creazione di un ambiente locale interculturale, con la partecipazione della dott.ssa Marina Lukšič Hacin (ZRC SAZU) e della dott.ssa Marijanca Ajša Vižintin (ZRC SAZU);
– Modulo 2: Consigli pratici per l’integrazione dei migranti nell’ambiente locale, con la partecipazione di: – Sandra Končan (ZRS Koper), Nada Čupkovič e Mateja Balogalj (Università popolare di Capodistria) e mag. Sergeja Brglez (Centro professionale della Costa).
– Modulo 3: Gestione dell’interculturalità – progettazione di piani d’azione locali, con la partecipazione di Sandra Končan (ZRS Koper), Mirna Buić, Maja Drobne e Jasna Ratoša (PiNA).
– Modulo 4: Sensibilità culturale nel lavoro con i migranti, con la partecipazione di Sandra Končan (ZRS Koper) e la Dott.ssa Mateja Sedmak (PhD) dello ZRS Koper, nonché della Dott.ssa Sanja Cukut Krilić (PhD) dello ZRC SAZU.




Gli incontri, progettati in modo interattivo con lezioni, discussioni e laboratori, hanno permesso ai partecipanti di elaborare piani d’azione per affrontare le sfide chiave, come la mancanza di mediatori interculturali, spazi fisici per incontri e informazione mirata per i migranti.
Hanno elaborato una tabella di marcia con i materiali esistenti e i collegamenti già sviluppati nel territorio locale ed hanno delineato piani d’azione per affrontare le principali sfide dell’integrazione:
– la mancanza di mediatori interculturali e le carenze sistemiche di questa professione;
– la mancanza di spazi fisici per incontri informali, come un centro interculturale;
– insufficiente informazione mirata e assenza di un punto di accesso unico.
Alla formazione hanno partecipato 20 rappresentanti di diverse istituzioni: Tra queste, il Centro per l’assistenza Sociale del Litorale, il Centro per la gestione delle crisi, l’Associazione per la comunicazione non violenta, il Centro di consulenza dell’Istria, l’Associazione culturale ed educativa PiNA, l’Università popolare di Capodistria, il Centro professionale della Costa, l’Istituto della Repubblica di Slovenia per l’istruzione, il Ministero del lavoro, della famiglia, delle questioni sociali e delle pari opportunità, l’Ufficio del Governo per l’assistenza e l’integrazione dei migranti e la Biblioteca centrale Srečko Vilhar di Capodistria.

